sabato 15 dicembre 2007
mercoledì 24 ottobre 2007
Cronaca di un viaggio “Romantico”
“Heard melodies are sweet, but those unheard
Are sweeter; therefore, ye soft pipes, play on;
Not to the sensual ear, but, more endear'd,
Pipe to the spirit ditties of no tone”
John Keats
Domenica, una giornata di sole…è il tempo di partire, di lasciare la città al suo sopore…
Qualcuno è in ritardo, la cosa non turba l’atmosfera… il tempo passato in buona compagnia, anche nell’attesa, è lieve… Le immagini, i sorrisi, la stazione, tutto è impresso in una memoria digitale.
Il treno parte, la meta giunge presto, il viaggio è rapido, l’emozioni della scoperta accende il volto. Vi è un enorme cancello tra me è l’infinito, devo solo varcarlo, perdermi nell’imponderabile. Leggo i nomi di altri che prima di me hanno intrapreso questo viaggio, fissati nel marmo, ovunque presenti in spirito in questa straordinaria valle. Varco il cancello la pace è tanta, il verde assorbe i miei pensieri. E’ questo il luogo dove la mano dell’uomo ha vinto la furia della natura, il luogo in cui le generazioni hanno combattuto una lotta impari ma l’ingegno ha trionfato; un sublime parco in luogo di una paurosa voragine. Mi addentro tra i sentieri, affretto il passo, scorgo delle rovine. Cammino lungo grandi sostruzioni, un vasto terrazzamento dove si adagiava una grandiosa villa romana, le statue, lacerti di trabeazioni, capitelli ne sono testimonianza ricca, ma la loro imponenza manifesta la ricchezza dell’edificato. Entro nei grandi horrea, ne percorro gli spazi nudi, immagino tonnellate di derrate alimentari, rifugi per la servitù…sento lo scrosciare forte di un fiume, mi affretto verso l’uscita… Il rumore è forse quello di una cascata…
La scorgo, è meravigliosa… acqua bianca che scorre su rocce nude e capelvenere, che precipita nei pressi di una grotta e si staglia dietro i bianchi rami di una spoglia betulla. Mi fermo a guardarla da una postazione privilegiata; da qui la osservò forse Goethe, si inebriò dello stesso mio spettacolo: i salti della cascata, la profonda forra e in alto l’acropoli con la sua tholos affiancata da un piccolo tempio. Scendo presso l’acqua… mi beo della miriade di goccioline sospese nell’aria e mi addentro in una grotta, detta delle Sirene, qui l’acqua impetuosa si perde nella notte della terra… Riemergo e proseguo lungo un nuovo sentiero che si snoda in un cunicolo scavato nella roccia con piccole aperture arcuate… un gremito formicaio. Da qui giungo ai piedi della cascata in una nuova grotta dove l’acqua ne modella le pareti. Le rocce sospese sembrano nembi carichi di pioggia. Rimango qui e mi fermo a guardare la profonda voragine ed in alto la città che incombe su essa. Lascio la grotta e scorgo lungo un sentiero una profonda cavità naturale rischiarata da una luce lontana… mi addentro e scopro un paesaggio incredibile oltre la roccia… l’acqua riemerge e si tuffa in ulteriori laghetti di un bel turchese, abbarbicate alla montagne ricche ville e un grande monastero. Sulla mia destra in lontananza si intravede una spuma densa tra gli alberi…lontano… devo appressarmi… capirne l’origine. Percorro un sentiero intagliato nella roccia, un rumore di acqua mi annuncia una strepitosa sorpresa… mi si apre davanti un piccolo terrazzo, e da qui scorgo
Pubblicato da mariano alle 12:41 0 commenti
mercoledì 10 ottobre 2007
Adieu Colonne...
Oggi passando per il Colosseo ho assistito alla rimozione delle bellissime colonne traslucide che ci ricordavano quanto fosse imponente e grandioso il tempio di Venere e Roma... Peccato che questa istallazione temporanea sia finita, mi mancherà moltissimo. Mi piace pensare che i luoghi della memoria, gli edifici del passato siano luoghi allegri e pieni di contaminazioni e non ferite aperte nella città... vedi il caso irrisolto del Ludus Magnus. Luoghi in cui si possa intervenire anche con istallazioni temporanee o che possano diventare gli stessi parchi o giardini ben curati ed amati.
Certo in questo caso dovremmo essere noi cittadini in prima istanza ad occuparcene e non aspettare che come al solito intervenga il comune... il quale non arriva se non quando ormai è troppo tardi. Mi piacerebbe pensare che le persone amino a tal punto la propria città da dedicarle una piccola parte della loro giornata per tenerla in ordine ed arricchirla di suggestioni. Si dice che le rivoluzioni inizino dal basso ;) Oggi potrà essere il giorno giusto per iniziare una rivoluzione? ;) Io ho comprato una lampada solare per il mio terrazzo... piove... un piccolo passo l'ho fatto ;)
http://www.casadellarchitettura.it/dettagli.asp?id=9728 per saperne di +!!
grazie Miky per il link! ;)
Pubblicato da mariano alle 05:28 7 commenti
giovedì 27 settembre 2007
mai + post sull'UNI!!!
mi arrendo alla follia... non scriverò + nulla circa le regole sugli esami i passaggi etc etc... è materia ostica... e non ho le competenze...
sono sano di mente... ed ho capito chE è questo il mio problema!!!
Pubblicato da mariano alle 07:06 4 commenti
mercoledì 26 settembre 2007
AAAA CERCANSI AVVOCATO....
CERCO AVVOCATO MOLTO TALENTUOSO PER ACCOMPAGNARMI AL SORT...
Pubblicato da mariano alle 06:17 0 commenti
AAAAA informazioni cercansi...
Allora presupponendo che non ho una laurea in giurisprudenza... ed evidentemente nemmeno una in architettura... vorrei sapere da qualche grande conoscitore delle famigerate "delibere" di architettura... se una persona che ha + di 18 annualità e 164 crediti puo' iscriversi al quinto anno in maniera definitiva e seguire e dare anche gli esami... ESCLUDO IL LABORATORIO DI SINTESI!!!
non lo voglio seguire ma il resto mi piacerebbe seguirlo... voglio aria nuova e fresca nella mia vita ;)
che so io... estimo, arredamento... allestimento.. voci nuove... insomma... nuove sfide... le vecchie mi hanno scocciato!!! ;)
Ovviamente il dubbio mi è sorto leggendo il nuovo manifesto degli studi... che sembra tanto chiaro che quasi disarma... perciò sembra fasullo... si attrada sul laboratorio di sintesi ma per quanto riguarda il passaggio al terzo ciclo dice pochissime cose....
salvatemi da questa paranoia odierna....
Pubblicato da mariano alle 04:49 6 commenti
venerdì 21 settembre 2007
domenica 22 luglio 2007
correzione brindisi..
NON PENSIATE SIA UN MIRAGGIO SE INCoNTRATE SAGGIO!!! ;)
noi della tiburtina li sappiamo fare i brindisi ;) Pubblica post
Pubblicato da mariano alle 00:24 8 commenti
sabato 21 luglio 2007
BYE BYE BABEL ;)
... MA SON SICURO CHE TORNERà A FARSI VIVO PRIMA.... O POI.... PERCHè TUTTO HA UN POSTO NEI RECESSI DELLA MENTE....
And Now... ladies and gentleman... for the last time on this Blog...
Special thanks to Prof. Saggio, Arch.Angelini, Anna, Cristian, Lorena, Michela, Rodolfo,
and all the people i met in this
"FANTASTIC PLACE CALLED LABORATORIO 4D"
SPERO PRESTO DI RITROVARE LE COORDINATE PER QUESTA ISOLA CHE NON C'ERA MA CHE E' APPARSA E HA FATTO DI NOI PERSONE + RICCHE!!
thanks to Bagio FIRST and Tania for the support
I QUALI "MEIS AMICIS ANTISTANS TRECENTIS!!!!"
Pubblicato da mariano alle 06:15 10 commenti
sabato 7 luglio 2007
Oh my God!! said the man on the top of the hill... "That's Babel!"
Il prospetto anteriore di Babel... il vero problema di questa ricerca formale... ma tornerò a riveder le stelle ;) Mi piacerebbe che il mio organismo fosse armonico... parlasse una lingua uniforme.. ma se ciò non dovesse accadere è forse un problema? eheheheheh drammi della ricerca formale ;)
Grazie a Rodolfo per il modello 3d in sketch up!!!
Pubblicato da mariano alle 02:46 1 commenti
domenica 1 luglio 2007
Luoghi di confine.
Ieri mi è accaduta una cosa davvero particolare. L’occasione un battesimo. Spesso pensiamo che Roma sia una città piena di chiese dove sia possibile praticare il culto ovunque e in spazi sempre meno affollati. Ieri invece ho scoperto con grande stupore che alcune situazioni di marginalità che spesso attribuiamo a culture altre o a culti meno secolarizzati, nelle periferie sono all’ordine del giorno. La chiesa, un locale posto al pianterreno tra un negozio di articoli per la casa e un negozio di abbigliamento… un posto anonimo una sorta di ufficio per il culto ;) particolare che nessuno del nostro corso abbia pensato ad un tale esempio di mixitè… ;)
Pubblicato da mariano alle 12:21 4 commenti
sabato 23 giugno 2007
Babel look at the literature
21 giugno.. Sogno di una notte… la prima dell’estate.
Volevo sentire parole nuove, digitarne di altre… assaporare la frescura della sera.
Quale migliore occasione del festival della Letteratura. La mia Babel fremeva, quest’anno il festival ha temi cari al mio progetto. Ospiti della serata Vikram Chandra e Roberto Saviano.
La cornice è incredibile,
Questa sera ho fatto una grande scoperta, un tesoro mi è stato svelato: un narratore intelligente, che sa far vibrare la penna e la parola che, con il suo intervento, mi ha acceso la voglia di leggere un suo libro svelandomi un mondo. Ha un modo originale di percepire e leggere la realtà, un modo di cogliere ed interpretare le stratificazioni sociali e culturali, di restituirle attraverso una prosa immaginifica e ricca di complessi percorsi circolari… ho scoperto questo… e non vedo l’ora di scoprire come tutte queste storie si completino, si perdano e si ritrovino…
Anna che ne dici potresti metterlo anche tu sul comodino ;)
Pubblicato da mariano alle 05:34 15 commenti
martedì 12 giugno 2007
O capitano! mio Capitano!
Oggi parliamo di sostantivi, verbi e aggettivi.
Il muro: sostantivo.
Il mio terrazzo si affaccia su un muro.
Il muro era un edificio prima del mio arrivo, subì un grosso incendio doloso. Per me è solo un muro, un muro possente che descrive il perimetro di uno spazio deflagrato.
Il muro ha delle grandi finestre dalle quali traguardo i palazzi della Tiburtina: finestre accese, vite, balconi, corpi scala. Questo muro potrebbe nascondere qualsiasi cosa, io non l’ho mai varcato, se non con la fantasia. C’erano teatri di posa oltre: il saloon, la chiesa gotica, la città di Parigi, un pezzo di New York. Talvolta la musica e le luci invadono questo spazio, forse è un atterraggio alieno, sono Tom Cruise nel film
Queste sono le mie impressioni sul muro.
Scopro per caso dal chiacchiericcio che questo spazio si chiama Studios, che intere città e piccoli comuni di Italia partono a frotte per varcare questo muro, per assistere alla trasmissioni televisive preserali. Ma io non ho mai varcato questo muro. Non lo conosco. Non ne concepisco il portato.
Un libro chiuso è un muro, potrebbe contenere qualsiasi cosa, una miriade di concetti interessanti, ma se rimane chiuso posso congetturare solo sul titolo basandomi sul mio sapere, sulla mia esperienza, sulla mia capacità affabulatoria.
Comunicare: verbo.
Un libro aperto è un mondo che propone, che vive, che accende e seduce. Parlare di un libro vuol dire svelarne la natura intima, svelarne le pieghe o semplicemente focalizzare l’attenzione su quali siano i concetti cardine che lo hanno ispirato e quale è il portato del libro o del filone di ricerca che persegue. Ma il passo fondamentale per svelare un libro è sentirlo, ascoltarlo, farsi catturare, assecondarlo. Io ho metabolizzato parte di questo libro, in parte vivo pagine di questo libro, che sono pagine della nostra attualità che mi sono state svelate. Se oggi vedessi una testa di mucca tagliata e coperta di mosche non direi che orrore… ma forse tendenziosamente penserei, guarda un paesaggio Hirst. Solo per citare una parte del libro che sembra colpire i lettori + per i nomi citati che per il ragionamento che è sotteso a quei nomi.
Possibilità: sostantivo.
Io penso che l’architettura del computer sia l’architettura della possibilità non solo della complessità, come qualcuno ha oggi più volte ribadito. Se cancelliamo per un attimo tutte le voci che ci comprimono in un mondo piccolo piccolo dove le possibilità sono trilitiche e accendiamo un pc capiremo quante possibilità esso ci offra oltre lo schermo e quanti mondi da svelare in esso ancora esistano, anche trilitiche.
Liutaio: sostantivo.
Sono certo che Uto Ughi sia un grande virtuoso del violino ma non credo sia liutaio. Sicuramente gli strumenti da lui suonati risponderanno alle sue esigenze e saranno prodotti con i migliori materiali dai migliori liutai. Ma nel caso specifico il violinista è Uto Ughi.
Sintesi: sostantivo.
E’ un grande dono la sintesi. Un risultato da cogliere a piene mani dopo il travaglio dell’analisi.
Amo ascoltare discorsi chiari non autoreferenziali o semplicemente infarciti di inutile politichese.
Tre parole possono svelare un mondo, discorsi compiaciuti e archibugiosi sono una Pompei per chi ascolta, un sicuro colpo di sonno. Per fortuna anche gli oratori compiaciuti hanno talvolta… stanchi di loro stessi e delle loro parole, un guizzo di genio.
Salto generazionale: parola chiave.
Molise dixit: la quercia non può generare le arance.Pubblicato da mariano alle 14:58 6 commenti
How Babel uses the sun power ...
Be good to me
I'm only a Lost addicted ;)
Pubblicato da mariano alle 05:21 0 commenti
Babel talk... strategies...
Do I repulse you with my etnic smile?
Sounds like Mika song ;)
Babel parlerà alla città e proporrà dei percorsi culturali, diari di viaggio, darà la possibilità di comunicare attraverso la facciata pensieri e messaggi, i laser writers avranno un piccolo spazio da usare. I PDEC comunicheranno all'interno la possibilità di salire, creando una sorta di invito verticale, le vetrine potranno contenere dei totem informatvi circa la cultura dei paesi che in quel particolare punto vendita espongono la loro mercanzia. Un pannello informativo multimediale collcato al piano della stada ci introduce ed illustra le possibilità offerte dal mercato, dalla mediateca e dai laboratori. Il cinema proporrà a sue rassegne con immagini e scritte luminose
http://graffitiresearchlab.com/
Pubblicato da mariano alle 05:16 0 commenti
lunedì 11 giugno 2007
uN BENVENUTO AI mIEI NUOVI COMPAGNI DI VIAGGIO
Salve Anna, Lorena , Michela e Cristian
posto questo nuovo messaggio affinchè possa agevolare una comunicazione più fluida tra di noi ;)
Buon LAvoro!
Pubblicato da mariano alle 06:26 3 commenti
venerdì 8 giugno 2007
giovedì 7 giugno 2007
I famigerati partners
Lorena Greco è il mio partner funzionale
Per la parte espressiva guarderei verso Dessì, Farinella, Damiani (per alcune modalità energetiche che esprime nelle piante e alcune idee viste nei suoi ultimi prospetti) e nell'ultime realizzazioni di Altimari... sempre che non siano troppi :)
Pubblicato da mariano alle 11:03 1 commenti
Allora qualcosa che non ho detto ieri circa il chiaroscuro nel mio prospetto...
Il rapporto tra la piastra e la zona del mercato sottostante è enfatizzato proprio dall'ombra che tende a delineare perfettamente le due parti dell'edificio, il mercato-basamento ed i processi della mediateca+cinema+libreria+foresteria-piastra.
Posto anche un'immagine elaborata con sketcup (che sto scoprendo e che al momento interfaccio con Rhino4) nella quale si puo' meglio cogliere la ricerca formale che sto elaborando. Molte delle parti che il prospetto mostra ancora chiuse saranno invece aperte o totalmente o per mezzo di finestre, affinchè la rupe possa partecipare alla vita dell'edificio quale punto di osservazione privilegiato.
Pubblicato da mariano alle 05:18 0 commenti
martedì 29 maggio 2007
Bella conferenza! Nuove tessere sempre più corpose si stanno progressivamente inserendo in questo mosaico rendendolo sempre più ricco e facendo si che un rumore di fondo diventi un urlo sempre + forte: ma se tutto ciò accade come mai non lo metabolizziamo in maniera consapevole? !!! Veniamo alla domanda, non so se sia lecito fare domande il giorno dopo, ma spero, che questa concessione possa essere riservata ai timidi.
Quest’anno alla Biennale di Venezia il padiglione Italia trasudava voglia di Informazione: reti informatiche ci raccontano le vicende del traffico, pensiline ci consentono di aspettare l’autobus mentre navighiamo in rete e tante altre proposte che adesso nemmeno ricordo. Ulteriore particolarità il padiglione Italia parla in inglese quasi a sottolineare che se si parla una lingua comune, una sorta di esperanto, la comunicazione diviene agevole e iperveloce. A questo punto mi viene in mente il film di Bernardo Bertolucci “The Dreamers”, un film che avrebbe dovuto parlarci del ’68 e in effetti ne parla, ma non come farebbe un documentario, ma in maniera del tutto originale. Il regista ci fa intendere che i tempi erano così pregni della voglia di cambiare il mondo, di rompere con il passato, che sarebbe stato possibile vivere la temperie culturale e assaporarne i cambiamenti anche stando chiusi in tre in un appartamento di Parigi; perché tutti i giovani di quel tempo sarebbero stati pronti a vivere, a sognare e metabolizzare esperienze del genere, poichè i tempi erano maturi e la rivoluzione in atto. Ora l’Italia è uno dei paesi che in alcuni settori chiave, leggi telefonia, batte tutti i record di utenze, considerando il ruolo che essa avrà nel futuro, questa potrebbe essere uno dei termometri per sondare la voglia di essere proiettati in nuovi scenari e come mai a tracciare questi nuovi scenari non sono i centri della cultura alta? Come mai anche nella nostra facoltà alcuni concetti sono ancora lontani dalle aule? Come mai per conoscere mondi alternativi si debba sempre essere autodidatti o sperare di capitare fortunosamente nel corso giusto?
Pubblicato da mariano alle 15:23 2 commenti
domenica 27 maggio 2007
Che dire di ieri… davvero una giornata interessante, nuovi strumenti per vedere, sentire e declinare l’architettura. Trovo davvero efficace questa modalità di leggere le opere attraverso parole chiave che siano esse verbi, sostantivi o aggettivi. Certo è che l’agire può risultare più prossimo a chi impone delle trasformazioni.
Nel tornare a casa mi sono interrogato su alcuni verbi rispetto ai quali avevo trovato in principio qualche difficoltà, rispetto ad altri avrei proposto letture più lontane dal mero significato, altri non so, mi hanno fatto presagire mondi poi non svelati.
Parliamo dei mondi non svelati: zuccherare… zuccherare… cosa penserei io… Willy Wonka, umpalumpa, dolci siciliani, raffinatezze barocche, interni bianchi stellati, erme serafino tutte da leccare, una mucca di zucchero che mordicchiavo da bambino… e poi mirabolanti colori caramella, mosaici dolci e colonne croccanti, sanpietrini di carbone dolce, finestre di marzapane, capitelli glassati consunti dal tempo, cupole meringate, gli sposi della torta nuziale e fiori di stucco stillanti miele, spirali di acanto luccicanti, statue ricoperte da soffice zucchero a velo… mostre di fontane al cioccolato… ecco cosa per me vuol dire zucchero…cosa vuol dire per me immaginare di zuccherare il mondo.
Ho scoperto invece che zuccherare vuol dire edulcorare, mitigare.. o digerire o meglio per rallegrare la cosa Marypoppinzare in modo deteriore il mondo, al ritmo della colonna sonora del film più amato dagli adoratori delle caramelle: “Con un poco d zucchero la pillola va giù, la pillola va giù, la pillola va giù… tutto brillerà di più!” Ma come dire... abbiamo filtri diversi per cogliere il mondo e metto da parte questo ulteriore strumento… forse lo dimentico per un po’ e me ne riapproprierò quando ci sarà un grossa crisi e come nella moda ritornerà in voga l’eclettismo.
Un altro verbo che mi ha interessato e la cui lettura è stata appropriata e in parte nel finale svelata in pieno è Reiterare che vuol dire ripetere. Ma se scomponessimo il verbo in RE=ripetere ed Iter=percorso bè pur stando nell’ambito di quello che qualcuno potrebbe definire il mondo delle “pippe mentali” potrebbe significare ripetere + volte lo stesso percorso. Il percorso è sempre lo stesso ma l’esito diverso, emozioni sensazioni modalità di percorrerlo sempre nuove, bagagli esperenziali esponenziali. E, nel continuo ritorno alla sorgente, riscoprire nuovi modi per concepire il progetto-percorso. E poi trascendere… “Trascende ogni mi controllo diceva Il Visconte di Valmont a Madame de Tourvel, in "Le relazioni pericolose" ecco trascendere dopo un primo sbandamento mi è sembrato appropriato e interessante come metro… ma solo dopo una discesa dal mondo Iperuraneo di cui sopra, e la lettura fedele del vocabolario, altrimenti sarei rimasto ingabbiato in problematiche deontologiche da sfinimento. E ancora coreografare perché Bramante e non il Raffaello della Villa Madama? Il Raffaello delle percezioni differenziate per ambienti diversi, la partitura emozionale che si dispiega nel percorso come fossero parti diverse di uno spettacolo complesso. O i corpi che cubici, ortogonali, fendono la scena nei balletti di Martha Graham. Accogliere… introflessioni ed estroflessioni barocche, portici che accolgono ed invitano, pronai che curvilinei partecipano l’esterno dell’interno, angoli che si smussano, giochi sottili che accolgono e trasportano l’occhio e la mente in virtuosismi e dettagli mirabolanti.
Ovviamente parlando di verbi ha vinto l’unica presentazione che non ne conteneva nel titolo alcuno… strani casi della vita, ma il” cinegialloracconto” e alcune architetture mostrate hanno davvero appassionato per 15 minuti intessendo una trama fitta il cui finale mi ha davvero fatto brillare un lampo negli occhi, un grande applauso a questo modo di narrare l’architettura.
Pubblicato da mariano alle 15:07 0 commenti
martedì 15 maggio 2007
Riciao a tutti!!!
ok rompiamo il ghiaccio!!!!
vi posto il mio concept per agevolare chi fosse interessato ad interagire con me su alcuni temi che caratterizzano il mio progetto
Buona lettura!!!
BABEL MEDIATEQUE & SŪQ
A) Programma funzionale
MERCATO MULTICULTURALE: uno spazio concepito per proporre prodotti da tutto il mondo
MEDIATECA + LIBRERIA + MEETING POINT: divulgazione di letteratura, musica, lingua, cinema, arte delle popolazioni migranti.
SCENA “CINECLUB”: proiezioni tematiche, retrospettive dei film provenienti da diverse aree geografiche.
LABORATORI: spazi dedicati alle associazioni culturali che intendano
sviluppare progetti di divulgazione di danza, musica e teatro.
SPAZI IBRIDATI
1)SPAZI ESPOSITIVI: mostre temporanee di artisti e studenti stranieri o di italiani che si muovano nell’ambito delle contaminazioni.
A1) Finalità del progetto
In una problematica di multi etnicità che contraddistingue le grandi aree metropolitane e in particolare negli ultimi anni tutta la penisola italiana possiamo focalizzare l’attenzione su due punti che riguardano l’incomunicabilità:
1) l’altro non è accolto, è marginalizzato, entra in un sistema di degrado
2) lo stereotipo, l’oleografia, la conoscenza superficiale ( benzinaio, badante, colf, ristoratori, etc etc)
Il mercato diventa esigenza comunicativa con gli “altri”.
Nel tessuto romano, la riqualificazione del mercato rionale, posta in una prospettiva multiculturale suggerisce un primo livello per un viaggio che porta alla conoscenza, all’esperienza ed accoglienza più profonda e matura delle culture esogene che compongono la “mixitè” metropolitana.
Il luogo posto appena fuori Porta Flaminia, oltrepassata da direttrici che legano direttamente al cuore della città, appare ideale come incipit di possibili: ricezioni, passaggi, conquiste ~ NUOVO MONDO ~
Inoltre, la centralità e la posizione strategica a livello infrastrutturale lo configurano come punto facilmente raggiungibile da “tutti” gli abitanti della città: coloro che scoprono e coloro che ritrovano.
A3) Prima definizione degli spazi necessari allo sviluppo del concept
MERCATO: postazioni per i venditori - Negozi
punti ristoro – bar tematici - Tea
Caffè
Magazzini per le merci
MEDIATECA: accoglienza
archivio
sala lettura
sala ascolto
sale lettura
postazioni web
servizi
LIBRERIA + MEETING POINT: spazio vendita articolato in ambienti contigui
spazio per meeting letterari e incontri con autori
Servizi
ALLOGGI: spazi flessibili * per lo studio e per il pernottamento
spazi comuni per cucina e igiene personale
CINECLUB: piccola sala per proiezioni max 160 posti
servizi
LABORATORI: spazi flessibili * da gestire secondo le esigenze necessarie allo
svolgimento delle varie attività
SPAZI ESPOSITIVI: concepiti come espansione della mediateca e del Cineclub
(Lerner Student Center)
Pubblicato da mariano alle 13:49 0 commenti
venerdì 11 maggio 2007
Who has seen that Babel? If..... Please call the police!! ;)
Pubblicato da mariano alle 14:27 0 commenti